La Porta - 2011

Da Roma, lungo la strada per la Toscana, ho trovato un capannone abbandonato, senza porta e senza tetto. Ha la forma di una antica basilica: un rettangolo con sopra un triangolo.

Al suo interno si trova la vecchia porta d'ingresso al capannone: è appoggiata alla parete ovest, inclinata di circa 15 gradi e ruotata di 90 gradi rispetto alla sua posizione originale, è grande 10x4 metri, è divisa in due ante simmetriche.

*Non c'è nessun video che documenti come essa sia stata costruita, né come essa sia stata spostata dalla sua posizione originale. Non so chi l'ha costruita, perché ha quella forma. Non so a cosa serviva il capannone che la ospita. Potrei fare delle domande in giro, ma credo che le risposte potrebbero deludermi, e poi sono timido e pigro.
Molto probabilmente quella porta è stata costruita così perché serviva così: la sua forma è il frutto semplice della sua funzione. I moduli che la compongono rispettano leggi pratiche e semplici. Chi l'ha costruita doveva far quadrare i conti, tutto qui. Se ora è appoggiata al muro ad una inclinazione di circa 15 gradi è perché bisognava probabilmente metterla da qualche parte.

*Mi piacerebbe sapere se chi l'ha smontata ha scelto di appoggiarla al muro ovest anziché al muro est, se ha pensato a questa scelta. Probabilmente non ci ha pensato. Vorrei sapere se davvero è possibile non pensarci. Forse si, è possibile non pensarci, ma non ne sono sicuro. Forse era semplicemente più comodo fare così, ma non c'è nessun documento a proposito, nessun testo, nessuna foto, nessun video. Le pareti est e quella ovest sono uguali, dunque perché sceglierne una anziché un'altra?

Nella nuova collocazione le ante della porta sono state ruotate di 90 gradi e quindi poggiate a terra sul lato lungo, certamente ciò è stato fatto per garantirle maggiore stabilità, per ridurre il loro peso potenziale.

*Vorrei sapere se, quando lo hanno fatto, immaginavano quanto tempo la porta sarebbe rimasta lì. Vorrei sapere quante persone erano a lavoro quel giorno, come erano vestite, se avevano un camion o una gru.

Le due ante sono appoggiate alla parete in maniera simmetrica: quella di sinistra è stata ruotata in senso orario e quella di destra è stata ruotata in senso orario. Esse non sono perfettamente allineate, ma sono simmetriche. La loro posizione mostra una certa cura nell'ordine, ma senza accanimento.

*Vorrei sapere se chi ha diretto lo spostamento ha tenuto conto della simmetria: ci ha pensato o è tutto casuale? Perché non ha ruotato entrambe le ante della porta nello stesso verso? Non sarebbe stato forse più semplice ripetere due volte lo stesso movimento? È stato forse più semplice fare due movimenti inversi per rispettare la simmetria? Forse nessuno ci ha pensato, ma è possibile non pensarci? È possibile muovere un peso così grosso senza avere un piano?

**Sono domande a cui solo chi era presente può rispondere. Forse solo la porta può rispondere: essa c'era di sicuro, ma ne ha memoria solo nella sua posizione attuale e poi la porta non parla. Un testimone che non parla è un testimone? quante chiacchiere...

La parete a cui è appoggiata la porta è alta almeno 6 metri. Il capannone è senza tetto, e al di sopra della parete si vede il cielo. Probabilmente il tetto del capannone è stato rimosso perché era fatto di eternit, una sostanza molto usata in passato ma poi scoperta cancerogena. La metà in basso della parete è intonacata, la parte in alto lascia intravedere i mattoni di cui e fatta. I mattoni sono più o meno tutti uguali e il tempo li ha invecchiati chi più chi meno. In alto ci sono tre finestre senza infissi da cui si vede il cielo.

La parete su cui è poggiata la porta è intervallata dalle strutture verticali che servivano da basi per il tetto. Ora il tetto non c'è più e quelle strutture sono solo delle linee di ferro che dividono la parete con ritmo preciso.

**Chi ha progettato quelle strutture aveva in mente un ordine funzionale, ma ora che quella funzione è persa quelle linee di ferro ci sono ancora, hanno conservato la loro posizione con precisione e fanno da griglia.

Su quella griglia, con precisione ma senza accanimento, è appoggiata la porta.

Rub Kandy, Roma 2011
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